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San Gregorio case vacanze in affitto (Last Minute)

San Gregorio è la piccola marina di Patù. Piccola ma con una grande storia alle spalle, visto che qui sono ancora visibili le antiche testimonianze di quando questo piccolo centro era il un fiorente porto.

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San Gregorio era infatti un approdo attivo sin dall’epoca dei Messapi, l’antica civiltà italica che dominava nel Salento prima dell’avvento dei Romani, che una volta conquistata la regione manterranno vivo e produttivo il piccolo scalo.

Diventata in questi ultimi anni una meta turistica, San Gregorio è la preferita da coloro che rifuggono dalle grandi folle delle località balneari vicine, e che preferiscono la dimensione raccolta di questo piccolo centro.

Trovare una sistemazione non è difficile, anche durante l’alta stagione, e sono tante le proposte di case vacanze in affitto a San Gregorio, anche come opzione last minute.

Sebbene qui la costa sia rocciosa, il litorale costiero permette un facile accesso al mare, e gli appassionati di immersioni sicuramente troveranno qui di che soddisfare la propria passione.

Se poi si desidera trascorrere qualche giornata a crogiolarsi al sole sulla sabbia, poco distante da San Gregorio si trovano alcune delle più belle spiagge della costa ionica del Basso Salento, località come Pescoluse, Torre Pali, Torre Mozza caratterizzate appunto da grandi distese di sabbia dorata e finissima.

Ponte del 2 maggio a San Gregorio

Ponte del 2 maggio a San Gregorio nel Salento. Piccola cittadina frazione di Patù, San Gregorio si trova a pochi chilometri da Santa Maria di Leuca, appena risalendo la costa ionica del Salento.

Caratterizzata da una litorale roccioso San Gregorio ha la fortuna che qui la costa si abbassa rapidamente rispetto alle alte scogliere che caratterizzano la costa a Leuca.

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Ciò permette di tuffarsi in mare comodamente per fare lunghe nuotate o per esplorare i fondali marini qui particolarmente interessanti e ricchi di attrattive.

E se qualcuno trova che in questa stagione il mare è ancora troppo freddo per tuffarsi, San Gregorio offre molte altre attrattive. Si può per esempio raggiungere la piccola cittadina di Patù, ricca di testimonianze storiche di quando quest’area era una fiorente metropoli messapica, di cui tra l’altro San Gregorio rappresentava lo sbocco sul mare.

A Patù si potrà visitare il celebre monumento chiamato “Centopietre”, una struttura di cui ancora oggi non si sa esattamente la funzione, edificato con cento grandi lastroni di pietra tufacea.

Si potrà anche visitare la splendida Santa Maria di Leuca, le sue pittoresche ville ottocentesche, la grande Basilica de Finibus Terrae, oppure arrampicarsi fin sulla punta del grande faro che svetta su uno dei due promontori che la circondano, dal quale si possono scorgere in lontananza le isole greche e la Calabria.

Oppure, con qualche chilometro in più, visitare il centro storico di Gallipoli, una quarantina di chilometri più a nord. Ci va almeno un’ora di strada, ma ne val proprio la pena.

Pasqua a San Gregorio

Pasqua a San Gregorio, in Salento, per vivere le emozioni di una delle scadenze festive più amate e celebrate nella regione pugliese all’estremo sud del “tacco” dello stivale italiano.

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La Pasqua vuol dire processioni suggestive, feste tradizionali e popolari, sagre, tavole imbandite di ogni ben di dio, dolciumi ed altro ancora. Si avrà l’opportunità di respirare un’atmosfera di piacere e di fervore, che travalica l’importanza dell’appuntamento religioso.

Sebbene la Pasqua sia ancora, nel calendario, una data distante dal periodo di alta stagione balneare, da molti anni ormai è consuetudine di molti turisti e viaggiatori concedersi qualche giorno di vacanza, visitando o soggiornando località dove distendersi e rigenerarsi dopo la lunga stagione di lavoro o di studio.

Per questo motivo non è difficile trovare strutture alberghiere, residence, hotel, be&breakfast già in attività, e così anche case vacanze o appartamenti in affitto.

Da San Gregorio poi è un attimo raggiungere altre cittadine da visitare in giornata, Torre Vado, la bella Santa Maria di Leuca, ed anche i paesi dell’entroterra come Morciano di Leuca, Castrignano del Capo, o Patù, cittadine ricche di testimonianze del passato fulgore del Salento messapico e romano.

Niente male anche una visita alle tipiche masserie, le antiche fattorie medievali disseminate tra uliveti e vigneti nell’entroterra che in molti casi sono state ristrutturate diventando piacevoli agriturismi dove assaporare la buona e genuina cucina del Salento.

Visitare il Salento

Il Salento, una terra meravigliosa che vale la pena di esplorare non solo per il breve periodo delle vacanze estive, perchè offre infinite attrattive per tutto l’arco dell’anno, alcune decisamente imperdibili. Se si sceglie di visitare il Salento bisogna in primo luogo stabilire una base di partenza, ed allora il periodo in cui ci si reca è fondamentale nella scelta.

D’estate naturalmente non c’è niente di meglio che qualche località sulla costa, da Gallipoli, ad Otranto, da Santa Maria di Leuca a Torre Vado, senza trascurare nemmeno quelle località più piccole in cui si può godere della bellezza del mare senza il grande affollamento turistico di altre località. Torre San Gregorio per esempio, o Marina di Novaglie, o Santa Maria al Bagno e Santa Caterina, per citarne solo alcune, a seconda che vi piacciano i litorali sabbiosi o rocciosi.

felloniche6D’autunno, inverno e primavera invece la scelta può anche cadere su località dell’entroterra, magari in prossimità di luoghi interessanti da visitare, dallo splendido capoluogo salentino, Lecce, alle cittadine della Grecia Salentina, come Zollino, Cavallino, Calimera e Melpignano.

Da vedere e da visitare in Salento ci sono un’infinità di cose, un patrimonio artistico di valore, che spazia dalle prime basiliche protocristiane ai fasti del barocco leccese, passando per le cattedrali romaniche e gotiche, e la magica bellezza di castelli e fortificazioni.

Chi è appassionato di archeologia e storia troverà qui le testimonianze di insediamenti che risalgono perfino al neolitico, e poi resti della civiltà messapica, del passaggio dei greci, del dominio dei romani e delle tante popolazioni che sono passate dal territorio salentino dal medioevo in poi.

La genuinità ed il suggestivo incanto delle tradizioni popolari poi è uno dei fiori all’occhiello del Salento, dalla pizzica, ultimamente diventata un fenomeno culturale che travalica di gran lunga i confini regionali, alle processioni della settimana di Pasqua, dalle celebrazioni del patrono di città grandi e piccole, sovente occasione di feste sontuose, vivaci ed affollatissime, alle tante sagre dedicate ai prodotti locali, dal sopraffino olio extravergine di oliva ai vini, dagli ortaggi ai dolci, ai prodotti della cucina locale, un altro aspetto imperdibile del Salento.

Mese di settembre a San Gregorio

Ci sono di quegli appassionati di mare che mai e poi mai andrebbero in vacanza a luglio ed agosto, ma strategicamente aspettano che la maggior parte dei vacanzieri e dei villeggianti abbia fatto ritorno a casa per organizzare le proprie vacane, nel mese di settembre.

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E se chiedete loro il perchè certamente vi risponderanno che tale scelta è dettata da queste ragioni: prezzi più bassi e maggior serenità. Non hanno proprio torto a dire il vero.

A settembre in Salento il mare conserva ancora magnifici il suo aspetto strepitoso e le acque tiepide, adatte per lunghe nuotate, per tuffi ed immersioni, ed il clima è ancora sufficientemente caldo da trascorrere le proprie giornate distesi a godersi il sole.

A settembre anche San Gregorio, la piccola località balneare che si trova ad appena qualche chilometro sulla costa ionica da Santa Maria di Leuca, riserva piacevoli sorprese a coloro che vi si recano. Non ci sono, è vero, le grandi distese di spiagge che caratterizzano la costa ionica più a nord, all’altezza di Torre Vado e di Torre Pali, ma la natura ha concesso a San Gregorio che il litorale roccioso sia basso, consistente di larghi lastroni di pietra da cui è facile l’ingresso in mare anche per i meno esperti.

Si potrà trovare facilmente alloggio sia in strutture alberghiere che in appartamenti in affitto, e, vista la stagione, non sarà raro trovare qualche offerta decisamente conveniente.

Mese di giugno a San Gregorio

Avete mai provato a godervi una vacanza in bassa stagione? Ci sono mesi in cui i litorali accolgono silenziosi e rilassanti i pochi ospiti che si avventurano lungo le coste, tra questi giugno è forse uno dei migliori.

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Parlando del Salento, giugno è già climaticamente adatto anche per tuffarsi in mare, le acque infatti sono già piacevolmente calde, ed uscendo dall’acqua ci si può accorgere che i raggi del sole sono già abbastanza cocenti da azzardare anche qualche timida tintarella.

Il mese di giugno nel Salento a San Gregorio, una località che si trova a pochi chilometri tra Torre Vado e la punta di Santa Maria di Leuca, potrebbe riservare sorprese decisamente interessanti per coloro che amano il mare.

Ospitalità e gentilezza qui sono di casa, e le strutture alberghiere e di soggiorno che si trovano proprio a ridosso della costa sicuramente saranno disponibili ad offrirvi ospitalità, oltretutto a prezzi assolutamente vantaggiosi vista la bassa stagione.

Potrete tranquillamente trovare, se lo preferite, una serie di opportunità di case vacanze in affitto, se desiderate trascorrere le vostre vacanze in totale autonomia.

Da San Gregorio sarà poi comodo raggiungere le sterminate spiagge che da Torre Vado si estendono per chilometri, prima attraverso le marine di salve e poi attraverso le marine di Ugento. Per coloro che amano i fondali marini San Gregorio e Torre Vado sono due mete imperdibili: grotte sommerse, antichi relitti, pareti a picco nel mare, fauna marina tante sono le cose da vedere non solo in superficie ma anche nel profondo degli abissi marini.

Le torri costiere in Salento

Torre San Gregorio deve il suo nome al fatto che qui anticamente sorgeva una delle tante torri di guardia che sono un tratto così caratteristico della costiera salentina e della Puglia in generale.

Le torri costiere nascono da un esigenza moto sentita dalle popolazioni soprattutto residenti sulla costa: questi solitari edifici avevano il compito di avvistare e di opporre una prima linea difensiva contro i nemici provenienti dal mare. Se le torri e le fortificazioni sulla costa rappresentavano già un’efficace strumento di protezione in epoca romana, lo sviluppo e la costruzione di una rete di fortificazioni vera e propria, in cui le torri erano poste in maniera da poter comunicare l’una con l’altra in caso di pericolo, sarà un immane investimento difensivo cominciato nel basso medioevo e continuato fino al 1600.

felloniche2Il fenomeno delle incursioni via mare è stato un vero e proprio flagello per molte regioni del Sud Italia per tutto il medioevo. Dal mare le navi di pirati e generalmente dei saraceni raggiungevano le coste italiane. Una volta sbarcati a terra pirati o eserciti assalitori che fossero si abbandonavano a razzie di animali e di persone da ridurre in schiavitù, assediavano ed invadevano città e paesi da cui gli abitanti erano costretti a fuggire in massa, distruggevano i luoghi di culto e gli edifici sacri.
L’episodio forse più drammatico è la presa di Otranto, i cui abitanti pagarono lo scotto di un eccidio di circa 800 persone per mano dei turchi.

Tale fenomeno sarà una costante fino almeno alla battaglia di Lepanto del 1571 che porrà fine per un certo periodo di tempo alle incursioni, sebbene esse continueranno poi in tono minore fino al ‘700.
Le torri costiere svettano in generale ben alte sulla costa, in modo da dominare un ampio tratto di mare, e sono generalmente provviste di merli, colatoi per l’olio bollente e feritoie, in modo da garantire alla guarnigione che le difende la possibilità di resistere.

In tutta l’area salentina si possono ancora oggi ammirare molteplici esempi di torri costiere, alcune in pessimo stato conservativo altre invece recuperate e ristrutturate. Molte di esse hanno lasciato il loro nome ai territori circostanti, come Torre Pali, Torre S. Emiliano, Torre Vado.

Il Salento messapico

L’origine delle antiche popolazioni che si insediarono in Puglia intorno all’età del ferro è probabilmente illirica, ovvero la regione balcanica che oggi corrisponde ai territori della ex Jugoslavia. Dall’Illiria le popolazioni si sposteranno ad ondate successive per insediarsi in Salento ed in Puglia probabilmente attirati dal territorio fertile e dal desiderio di allontanarsi dalle continue incursioni delle popolazioni che premevano sull’Illiria provenienti da est.

Insediatisi in Puglia gli Japigi, la tribù illirica dominante, ben presto si fonderanno con le popolazioni locali già insediati nell’area. Dauni, Messapi e Peucezi sono le diverse popolazioni japigie che si insedieranno in diverse aree del territorio pugliese, in particolare i messapi si insedieranno nella penisola salentina, a stretto contatto sia con le antiche popolazioni stanziali che con le colonie greche che nascono e si diffondono lungo le coste.

sangregorio3La civiltà messapica il cui nome sembra voler significare “tra due mari” per via della loro ubicazione geografica, era costituita da una società complessa, sia dal punto di vista culturale che economico che militare. Ciò è confermato dalle opere che rimangono delle antiche città messapiche, le mura realizzate con grandi pietre monolitiche, frutto di sapienti conoscenze di ingegneria e di valide tecniche di costruzione, la presenza di antichi porti che testimoniano delle attività commerciali ed economiche.

Alcune delle antiche città messapiche vengono citate dagli storici dell’epoca, come Erodoto, che ricorda sia l’antica Vereto che Oria. Si hanno anche testimonianze del fatto che le città messapiche ad un certo punto della loro storia si uniranno in una lega, per consolidare la propria forza nei confronti dei nemici esterni, che per un lungo periodo saranno rappresentati da Taranto, un città di origine greca in piena espansione economica militare e territoriale.

Ed il contenzioso con Taranto sarà il tratto saliente della storia della Lega Messapica, fino a che entrambe le civiltà crolleranno sotto il giogo dei romani, intervenuti nella regione in seguito all’infuriare delle guerre puniche.

Da allora le popolazioni messapiche diventeranno sudditi dell’impero romano. Le antiche città messapiche avranno fortune alterne, qualcuna, come Vereto continuerà, grazie alla fortunata posizione al centro delle vie commerciali via mare e via terra dalla costa ionica a quella adriatica, ad essere un importante centro economico e commerciale, altre, come Cavallino, Vaste si ridimensioneranno notevolmente mentre altre, come Rudiae, scompariranno.